Con la certificazione “AIAB” (Associazione Italiana per l’agricoltura biologica) e successivamente con la certificazione “GOTS” (Global Organic Textile Standard) ottenuta tramite ICEA (Istituto per la certificazione etica ambientale) la nostra azienda ha raggiunto i seguenti obbiettivi per una fase dei propri processi tintoriali:

  • tingere fibre naturali da agricoltura biologica (coltivate senza l’impiego di pesticidi) a completamento della certificazione di filiera
  • tingere fibre naturali (non certificate bio) rilasciando la sola certificazione di tintura biologica
  • selezionando coloranti e ausiliari necessari al processo tintoriale sulla base della loro bassa tossicità acquatica e di una elevata biodegradabilità

Tintura biologica con coloranti di sintesi

I coloranti e i prodotti di sintesi utilizzati nella tintura biologica e da noi selezionati sono stati sottoposti preventivamente a severi test che ne hanno stabilito oltre ad un basso impatto ambientale, elevata solidità al lavaggio, alla luce, al sudore e allo sfregamento.

Vantaggi della tintura biologica:

  • ampia gamma di colori
  • assenza di tossicità in fase di produzione e di rischiosità per gli operatori
  • completa biodegradabilità e riduzione dei rischi ambientali
  • assenza di tossicità dei prodotti finiti
  • ottime performance relativamente alle solidità a luce, lavaggio,sudore e sfregamento
Tutte le sostanze utilizzate, sono altamente biodegradabili, salvaguardano la fauna ittica e terrestre, contribuendo a preservare il nostro pianeta.
Il consumatore finale avrà la certezza di indossare un abbigliamento sano, trattato con una chimica pulita per la tutela della sua salute.
Il consumatore moderno si sta evolvendo sempre più verso la consapevolezza che ciascuna scelta, di cosa mangiare, di dove abitare, di come muoversi e vestirsi condiziona durevolmente l’ambiente e che l’industria si deve confrontare con la natura.
Questa è la via che abbiamo intrapreso scegliendo di utilizzare i coloranti biologici e ausiliari per i nostri processi produttivi.

Tintura biologica con coloranti vegetali (di origine naturale)

Naturale non è sinonimo di biologico

Tingere Biologico significa utilizzare prodotti chimici e coloranti a basso impatto ambientale,mentre la tintura naturale è eseguita utilizzando esclusivamente sostanze coloranti presenti in natura che possono anche non avere caratteristiche di biodegradabilità, quindi potrebbero non essere classificate biologiche, qualora siano state utilizzate sostanze nocive per la loro produzione.

Purtroppo viste le difficoltà, le scarse performances (di solidità al lavaggio alla luce al sudore) nell’applicazione di coloranti di origine vegetale, la tintura biologica è stata portata avanti dalla nostra clientela solo con polveri di sintesi ecocompatibili.

D’altro canto, nel rispetto dell’ambiente, è necessario fare attenzione nel’utilizzo di sostanze non solo non inquinanti, ma che consentano di tingere senza dover disboscare le foreste per avere le polveri necessari alla colorazione.

Inoltre l’applicazione tintoriale di queste polveri risulta essere più impegnativa e con scarse performances di solidità alla luce, al sudore e allo sfregamento.

Coloranti naturali utilizzati:


Cocciniglia

Si tratta di un insetto che vive sui cactus. Originario del Messico, era usato dagli Incas, dai Maya e dagli Aztechi per tingere nei colori rosso, porpora. Ha un grande potere tintoriale sui tessuti a maglia ma è utilizzato prevalentemente come colorante alimentare.

Brasileina

Con questo nome si indicano i legni di diverse piante, che crescono in India, Brasile e nelle Antille. Sono legni contraddistinti da striature rossastre o giallo brune, dai quali si ricavano colorazioni nelle sfumature del rosa-rosso

Robbia

E’ la più importante pianta tintoria. Le sue radici infatti sono un formidabile colorante dei toni del rosso, mattone, arancione e sono da sempre vendute nei mercati marocchini e persiani e utilizzate per tingere prodotti artigianali

Quebracho

Identifica il nome commerciale di un legname molto duro derivato da specie di piante di famiglie diverse. Il legno viene utilizzato per la sua resa tintoriale nei toni del giallo e per la concia al vegetale delle pelli, mentre la corteccia è usata in medicina per le sue proprietà stimolanti sul sistema nervoso centrale

Reseda

E’ una delle più antiche piante tintorie ed è coltivata in tutta Europa, prevalentemente su terreni calcarei. Tutte le sue parti, radici, rami, foglie, semi, contengono un principio colorante giallo che è il più bello, puro e solido che si possa ottenere

Campeggio

è una leguminosa originaria della Baia di Campeche in Messico, luogo da cui prende il nome. Dalla corteccia tritata finemente si estrae un pigmento colorante dei toni del blu–violetto

Indaco

E’ una sostanza colorante azzurra, molto solida, che si estrae dai rami e dalle foglie di diverse specie di Indigofera, pianta che cresce specialmente in India, a Giava, in Cina e che fu portata in Europa da Marco Polo

Clorofilla

E’ un pigmento verde presente nell’erba, nelle foglie e, più in generale in tutti gli organismi capaci di fotosintesi

Caffè

Sono semi di una pianta che cresce nelle zone meno calde ai tropici, questi semi tostati e liofilizzati ci consentono una colorazione che va dal giallo scuro al marrone

Tè nero

Le foglie essiccate di questa pianta si utilizzano per le colorazioni dei beige e dei marroni

E ancora: mirtillo, melograno, noce, vino, ecc…

Abbiamo inoltre selezionato ammorbidenti a base di aloe vera, cera d’api e vitamina E.

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